
Dal 18 Maggio 2020 l’Italia riparte, ma solo un po’ per volta. Il COVID-19 non è stato ancora debellato ma il paese è sulla giusta via. Vediamo insieme come cambia il paese dal punto di vista del turismo e in particolar modo da quello dei gestori di Bed and Breakfast, in funzione del nuovo decreto cura Italia approvato dal Governo Italiano e firmato dal Presidente del Consiglio Giuseppe Conte tra aperture, novità, bonus e obblighi.
Posso tenere aperto il Bed and Breakfast?
Partiamo dal principio per capire se anche i B&B possono riprendere a svolgere le loro normali attività e accogliere ospiti nella loro struttura. Premesso che i confini nazionali sono ancora chiusi e che fino al 3 Giugno non ci si può spostare di regione in regione salvo precise motivazioni di salute o lavoro, ogni regione ha potuto decidere in autonomia se e quando ripartire con le attività turistico ricettive extra-alberghiere come i B&B, vediamo di capire chi può aprire e chi no dal 18 Maggio 2020.
In Piemonte, Lombardia, Veneto, Friuli-Venezia-Giulia, Liguria, Toscana, Marche, Molise, Calabria e Sicilia si può tornare ad ospitare dal 18 Maggio. Dal 25 Maggio si riparte in Emilia-Romagna Campania e Basilicata, mentre restano chiuse fino a nuove disposizioni le strutture che si trovano in Valle d’Aosta, Umbria, Lazio, Abruzzo, Puglia e Sardegna (salvo personale connesso all’emergenza e coloro che si spostano per lavoro, necessità o salute).
Bonus Vacanze
Dal 1 Luglio 2020 al 31 Dicembre 2020 è riconosciuto ai cittadini italiani un contributo fino a 500€ (complessivamente 2,4 miliardi) per le spese sostenute per soggiorni in ambito nazionale presso bed and breakfast, alberghi, campeggi, villaggi turistici, agriturismi (imprese codice ATECO 55). Possono ottenere il contributo i nuclei familiari con ISEE fino a 40.000 euro, l’importo è modulato a seconda della numerosità del nucleo familiare:
- 500€ per nucleo composto da 3 o più soggetti
- 300€ da 2 soggetti;
- 150€ da 1 soggetto.
Il contributo potrà essere speso: nell’80% come sconto sul corrispettivo dovuto alla struttura; nel restante 20% come detrazione dall’imposta sul reddito. Le strutture ricettive potranno cedere il credito ai propri fornitori, a privati, agli istituti di credito o intermediari finanziari.
Il Bonus Vacanze è un’idea controversa, doveva essere una grande opportunità di rilancio ma ha fatto storcere il naso ai più. Se da una parte incentiva gli italiani a non restare a casa e a prenotare direttamente le strutture bypassando le OTA come Booking e Airbnb (che purtroppo non pagano tasse in Italia e prelevano quotidianamente circa il 20% dei ricavi di ogni struttura) dall’altra disincentiva le strutture ricettive ad accettarlo in quanto dopo 3 mesi di chiusura forzata e con conseguente assenza di liquidità è impensabile per il gestore poter incassare solo il 20% al netto delle spese vive. Tra l’altro non è ancora chiaro come potrà capire il gestore se l’ospite ha realmente diritto al bonus al momento dell’arrivo in struttura e come potrà poi recuperare il credito, sempre se riuscirà ad ottenerlo. Troppe incognite che stanno convincendo le strutture ricettive a non accettare il bonus vacanza: di questi tempi è meglio una gallina oggi che un uovo domani.
Agevolazioni, Esenzioni e Crediti d’imposta
IRAP: saldo 2019 e acconto 2020 non devono essere versati da autonomi e imprese con ricavi fino a 250 milioni di euro. Norma che purtroppo va a beneficio esclusivo dei grandi imprenditori in quanto chi non supera i 65mila euro (circa) annui è già esente in quanto forfettario. Esclusi i non imprenditoriali.
IMU: esenzione prima rata 2020 per le strutture extra-alberghiere se il gestore è anche proprietario. Questa è un’ottima notizia soprattutto per chi gestisce Case vacanze, Affittacamere e simili.
Sanificazione: Credito d’imposta del 60% (fino a un massimo di 80.000 €) e contributi (da 15.000 a 100.000 € in rapporto al numero di dipendenti) per le spese sostenute per l’adeguamento degli spazi e per l’acquisto di dispositivi e apparecchiature per contenere la diffusione del virus Covid-19.
Affitti: Viene riconosciuto un credito d’imposta del 60% delle spese per gli affitti degli immobili in cui si svolgono le attività ricettive e che hanno avuto una perdita di fatturato non inferiore al 50%. L’agevolazione dovrebbe essere applicabile solo alle strutture imprenditoriali ed escludere di conseguenza i Bed and Breakfast di cui il proprietario non possiede l’immobile.
Confermato già da tempo il bonus 600€ agli autonomi e agli stagionali del turismo (che lo hanno già percepito per il mese di Marzo) anche per i mesi di Aprile e Maggio, bonus che può arrivare a 1000€ se il reddito ha subito un considerevole calo rispetto allo stesso periodo del 2019.
Per il settore turismo sono previste ulteriori agevolazioni che saranno a breve chiarite dal ministero con una nota ufficiale:
- Fondo Turismo: Nasce con una dotazione iniziale di 150 milioni di euro (2020-2021) che verranno utilizzati – anche con Cassa Depositi e Prestiti – per le acquisizioni, le ristrutturazioni e la valorizzazione di immobili destinati ad attività turistiche e ricettive.
- Contributi a fondo perduto: Le imprese e gli operatori turistici, con un fatturato fino a 5 milioni di euro, riceveranno un contributo a fondo perduto per il 2020 per un importo proporzionale alla riduzione del fatturato e dei corrispettivi (confronto aprile 2020/aprile 2019).
Norme di sanificazione
Le linee guida indicano che è necessario predisporre almeno un cartello ben visibile all’interno della struttura ricettiva per informare i clienti sulle disposizioni da rispettare indicando tra le altre cose il rispetto della distanza interpersonale, il divieto di assembramenti e l’uso di mascherine. Per evitare ogni contatto è importante richiedere agli ospiti di inviare prima dell’arrivo via mail o altro mezzo tutte le informazioni necessarie per la registrazione, nonché copia del documento d’identità che sarà esibito all’arrivo.
La normale pulizia quotidiana può essere svolta come al solito, la sanificazione dell’ambiente invece andrebbe eseguita prima mediante interventi di detergenza e poi con disinfezione con una soluzione di ipoclorito di sodio diluita allo 0,1% o con alcool etilico al 70%. Prima di queste operazioni vanno arieggiati tutti i locali e bisogna indossare mascherina e guanti. L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato che non esistono studi che dimostrano l’efficacia di soluzioni all’Ozono per l’abbattimento del COVID-19.
Si consiglia ai gestori di strutture ricettive la redazione di un Registro, un documento in cui annotare le azioni previste dalle linee guida e le relative misure intraprese con sufficiente dettaglio, indicando ad esempio in quali giorni sono state effettuate pulizie, sanificazioni o sanificazioni straordinarie e in quale giorno.
Voucher
Viene esteso da 12 a 18 mesi il termine per usufruire dei voucher ricevuti a compensazionedi viaggi e dei pacchetti turistici annullati a causa dell’emergenza Covid-19.
In attesa di novità e aggiornamenti possiamo riassumere dicendo che il tanto atteso Bonus Vacanza allo stato attuale sembra essere un mezzo flop a cui difficilmente aderiranno i Bed and Breakfast, più interessanti invece le varie agevolazioni e fondi per il settore anche se per alcuni di questi bisogna attendere chiarimenti da chi di dovere. In conclusione possiamo dire che il settore Turismo, che da solo vale circa il 15% del PIL italiano, e che a conti fatti è quello che ha subito (e subirà per almeno un anno) il contraccolpo economico peggiore, avrebbe meritato più considerazione e rispetto.
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