
In Italia, la normativa vigente obbliga tutti i gestori di strutture ricettive che offrono affitti brevi, di registrare gli ospiti che alloggiano presso le loro strutture. Parliamo dunque non solo di B&B e locazioni turistiche ma di tutte le strutture alberghiere ed extralberghiere: hotel, alberghi, ostelli, case vacanza e chi più ne ha più ne metta. Questa misura serve principalmente per scopi di sicurezza, statistici e fiscali.
Per effettuare la registrazione, il gestore della struttura, o un suo delegato, deve richiedere ai propri ospiti un documento d’identità valido, come la carta d’identità o il passaporto. L’obbligo di registrazione degli ospiti è previsto dall’articolo 109 del Testo Unico delle Leggi di Pubblica Sicurezza (TULPS), che di recente è stato oggetti di chiarimenti per quanto riguarda le modalità di verifica dei documenti mostrati dagli ospiti che devono essere sempre verificati di persona, limitando in parte la pratica del self check-in.
La registrazione viene effettuata dalle strutture abilitate attraverso il portale online “AlloggiatiWeb” messo a disposizione dalla Polizia di Stato.
Ma cosa succede se il gestore si dimentica di registrare gli ospiti oppure se non chiede i documenti degli ospiti?
Il mancato rispetto dell’obbligo di registrazione può comportare sanzioni amministrative per il gestore della struttura. Inoltre, in caso di controlli, il gestore potrebbe incorrere in ulteriori problemi legali, infatti l’omessa registrazione degli ospiti è un reato previsto dall’articolo 109 del TULPS e può comportare diverse conseguenze:
- Sanzioni amministrative: multe salate che possono variare a seconda della gravità dell’infrazione e del numero di ospiti non registrati
- Sanzioni penali: si può incorrere nell’arresto fino a tre mesi o in un’ammenda fino a 206€
- Chiusura temporanea o definitiva della struttura: in caso di recidiva o di violazioni particolarmente gravi, le autorità competenti possono disporre la chiusura temporanea o definitiva della struttura
Ecco dunque cosa succede ad un B&B che non chiede i documenti agli ospiti. Tra le principali cause del mancato rispetto dell’obbligo possiamo trovare l’ignoranza della normativa, non tutti i gestori sono a conoscenza delle norme che regolano il settore, ma anche il tentativo di eludere i controlli tagliando sugli adempimenti burocratici. Controlli che tuttavia possono arrivare, con conseguenti multe e non solo.
A Modena, un controllo igienico-sanitario dei NAS presso un bed and breakfast ha condotto alla segnalazione alla Procura della Repubblica del Tribunale di Modena del titolare, accusato di non aver comunicato all’autorità competente i dati identificativi degli ospiti, oltre ad altre irregolarità, sanzionato per un totale di 732€.
A Jesi, un 64enne aveva affidato la gestione di due appartamenti a una società online che però non ha mai dichiarato l’inizio dell’attività ne tantomeno registrato gli ospiti, è stato multato con un provvedimento amministrativo per la mancata notifica al Comune, mancata registrazione degli ospiti e assenza di indicazioni sulle modalità di pagamento dell’imposta di soggiorno, per un totale di 500€.
In provincia di Cesena, un affittacamere è stato sospeso per 10 giorni per non aver trasmesso le generalità degli ospiti alla questura e il gestore è stato segnalato alla Procura della Repubblica.
Questi sono solo alcuni episodi avvenuti negli ultimi giorni a seguito dell’intensificazione dei controlli sul settore degli affitti brevi, attività sottoposta a numerosi obblighi e adempimenti per essere svolta in regola.
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