Nel corso del 2020 è stato introdotto in Italia il Superbonus 110% ossia una misura per incentivare lavori di ristrutturazione edilizia per migliorare l’efficienza energetica tramite installazione di cappotti termici, sostituzione di impianti di riscaldamento, installazione impianti fotovoltaici e colonnine di ricarica elettrica, ma anche di altri interventi praticamente a costo zero.
Questo bonus però non è accessibile a tutti i cittadini. Nel caso specifico, chi possiede una struttura ricettiva, un agriturismo, un albergo o strutture analoghe in cui si esercita attività commerciale non può usufruire dell’Ecobonus 110%.
Per sopperire a questa lacuna è stato proposto nel corso del 2021 col PNRR (Piano Nazionale Ripresa e Resilienza) un Superbonus 80% specifico per Hotel e strutture ricettive che è stato approvato col Decreto legge numero 152 del 6 novembre 2021. L’entrata in vigore del provvedimento è fissato per il giorno successivo ovvero il 7 novembre 2021 e sarà valido fino al 2024.
Quali lavori si possono fare col Superbonus 80%
L’obiettivo del Superbonus 80% è quello di riqualificare gli alberghi e le strutture turistiche attraverso una serie di interventi edilizi che comprendono:
- il miglioramento dell’efficienza energetica;
- la riqualificazione antisismica;
- ristrutturazione edilizia;
- l’abbattimento delle barriere architettoniche;
- costruzione di piscine termali;
- processi di digitalizzazione.
Oltre a questo, rientrano nell’importo anche le spese di progettazione. Si specifica inoltre che il progetto deve rientrare nei principi della “progettazione universale” secondo la Legge 18 del 3 marzo 2009.
Quanto vale il Superbonus 80%
Il credito di imposta dell’80% si può utilizzare solo in compensazione per abbattere contributi ed imposte ed è cedibile a terzi (ad esempio ad una banca). I fondi messi a disposizione sul territorio nazionale sono di ben 500 milioni di euro e sono stati suddivisi in 100 milioni per l’anno 2022, 180 milioni sia per il 2023 che per il 2024, infine 40 milioni per il 2025.
La cosa interessante è che questo incentivo è cumulabile anche con un contributo a fondo perduto fino al 50% dell’importo e per un massimo di 40mila euro. Inoltre c’è la possibilità di aggiungere altri 30mila euro per le strutture che destineranno l’ammontare in interventi di innovazione digitale coprendo almeno il 15% dell’investimento.
Per usufruire del Superbonus è necessario che i lavori siano conclusi entro il 31 dicembre 2024, inoltre possono aderire anche tutte quelle strutture che hanno avviato gli interventi sopracitati, ma non ancora conclusi, dopo il 1 Febbraio 2020.
B&B e Superbonus 80%
Quando si parla in generale di Turismo in Italia si aprono spesso scenari equivoci per tutta una serie di motivi, e per questo molti proprietari di strutture ricettive, soprattutto i proprietari di Bed and Breakfast, si stanno chiedendo se anche la loro proprietà può accedere al Superbonus 80%. Stando al testo approvato rientrano tra i beneficiari “gli alberghi, gli stabilimenti balneari e strutture ricettive, gli agriturismi, le terme, gli stabilimenti balneari, i porti turistici, i parchi tematici, le fiere e i congressi”.
Dunque possono accedere al Bonus ALberghi anche i Bed and Breakfast che lavorano in modalità d’impresa, quindi con possesso di Partita Iva. Resterebbero quindi escluse tutte le strutture che operano con Codice Fiscale come B&B, Locazioni Turistiche e similari.
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